La Sardella

il Caviale Calabrese


La Calabria è famosa per le tecniche di conservazione dei prodotti della terra e del mare. In Calabria si conserva di tutto: dagli inimitabili pomodori essiccati al sole estivo, alle melanzane, dalle olive, nere o verdi poco importa, ai carciofini selvatici, dai funghi porcini alle ramarie e gallinelle, dall’origano ai mitici e piccantissimi peperoncini, in polvere o sott’olio per ottenere il satanico olio santo! E che dire della cultura ittica calabrese e del’abilità nella lavorazione e conservazione del pesce? Nonostante l’abbondanza, sin dall’antichità i pescatori hanno escogitato ricette e metodi di conservazione per consumarlo durante i periodi di magra in una terra martoriata da incursioni dei saraceni, non solo arabi e turchi. Le specie di pesce lavorate e le tecniche di conservazione sono rimaste im-mutate nel tempo. Alcuni di questi prodotti: sardella, alici, buzzona glia, salame di tonno, sono rimasti così tipici che la produzione basta a malapena per il consumo interno locale, altri, invece, sono diventati famosi e si consumano in quasi tutto il mondo: bottarga e tonno. Di bottarga ce n’è una sola… quella di Pizzo Calabro e così se dici sardella, dici Crucoli! La sardella o rosamarina o caviale calabrese, è la più piccante, saporita, straordinaria conserva ittica del mediterraneo: è una preparazione dal gusto forte ed antico che nasce dal matrimonio, questo felice, tra la neonata di sardine macinata con il peperoncino, con sale e aromi selvatici a completamento. Rosamarina è la perla del patrimonio agroalimentare del sud e la segnaletica: “Torretta di Crucoli il paese della Sardella” la dice lunga sul test di paternità! Ma Cariati e Cirò e Trebisacce rivendicano eguale attenzione. A Cariati e Cirò la neonata resta intera, a Trebisacce la neonata è un po’ cresciuta e, quindi, evidente e corposa nell’impasto. Nell’imbarazzo consigliamo di provarle tutte! Che dire dell’arte calabrese di preparare paté, creme e salse. Un’arte che si è raffinata nel tempo ma che trae origini dalla tradizione contadina calabrese, intenta a rielaborare e ad aggiungere sapore agli alimenti più poveri e semplici offerti dalla natura. La ‘nduja, un vero capolavoro!! Un salume …. Cremoso, da spalmare, ma anche una conserva, in sintesi, una prelibatezza, una magia se si pensa che gli ingredienti la base sono scarti della lavorazione del maiale rielaborati in chiave assolutamente creativa e originale con l’aiuto di peperoncini, dolci e piccanti, sale e ingredienti segreti.

Contattaci

@ 2015 B&B il Pendino
Viale Rinacchio snc
87064 Corigliano Calabro (CS)
320 7465959
theme design webalist.it